mikkey@dynamo.com.ar
http://www.linuxdoc.org/HOWTO/Bash-Prog-Intro-HOWTO.html
In italiano
http://www.pluto.linux.it/ildp/HOWTO/Bash-Prog-Intro-HOWTO.html
Familiarità con la riga di comando GNU/Linux e con i concetti di base della programmazione, saranno d'aiuto. Nonostante questa non sia una introduzione alla programmazione, spiega (o almeno ci prova) molti concetti di base.
Questo documento vuol essere utile nei seguenti casi
Koreano: Chun Hye Jin sconosciuto
C'erano altre traduzioni, ma non le ho incluse perché non avevo alcun URL verso cui puntarle. Se qualcuno di voi ne conoscesse, è pregato di inviarmeli via email.
Nel caso vi venisse l'idea (ottima, :-) di inviarmi correzioni in formato diff, vi sarei grato se per crearle utilizzaste il comando diff -u vecchio.sgml nuovo_e_corretto.sgml; questo perché la mia dabbenaggine mi impedisce di imparare a destreggiarmi con diff che non siano stati creati con l'opzione -u. Grazie e buona lettura!
Questo HOW-TO tenterà di darti alcuni consigli sulla programmazione della shell basandosi principalmente su esempi.
In questa sezione troverai qualche piccolo script che si spera ti sia d'aiuto per comprendere alcune tecniche.
#!/bin/bash
echo Hello World
Questo script ha solamente due righe. La prima indica al sistema quale programma utilizzare per eseguire il file.
La seconda riga è l'unica azione compiuta dallo script, che stampa 'Hello World' sul terminale.
Se ottieni qualcosa come ./hello.sh: Command not found. Probabilmente la prima riga '#!/bin/bash' è errata, controlla dove si trova bash o vedi 'trovare bash' per sapere come dovresti modificare tale riga.
#!/bin/bash
tar -cZf /var/my-backup.tgz /home/me/
In questo script, invece di stampare un messaggio sul terminale, creiamo una tar-ball (archivio tar) della home directory di un utente. Questo NON è pensato per essere usato, uno script di backup più utile sarà presentato più avanti in questo documento.
Esistono 3 descrittori di file: stdin, stdout e stderr (std=standard).
Basilarmente tu puoi:
Una piccola nota per vedere queste cose: con il comando less puoi visualizzare sia stdout (che resterà nel buffer) che lo stderr che verrà stampato sullo schermo, ma eliminato non appena tenterai di 'sfogliare' il buffer.
Questo farà sì che l'output di un programma venga scritto su un file.
ls -l > ls-l.txt
Qui, un file chiamato 'ls-l.txt' verrà creato e conterrà ciò che vedresti
sullo schermo digitando il comando 'ls -l' ed eseguendolo.
Questo farà sì che l'output di stderr di un programma venga scritto su un file.
grep da * 2> grep-errors.txt
Qui, un file chiamato 'grep-errors.txt' sarà creato e conterrà ciò che
vedresti come porzione di stderr dell'output del comando 'grep da *'.
Questo farà sì che l'output di stderr di un programma venga scritto sul medesimo filedescriptor di stdout.
grep da * 1>&2
Qui, la porzione di stdout del comando è inviata a stderr, puoi accorgertene
in diversi modi.
Questo farà sì che l'output di stderr di un programma venga scritto sul medesimo filedescriptor di stdout.
grep * 2>&1
Qui, la porzione di stderr del comando è inviata a stdout, se fai una pipe
verso less, noterai che righe le quali normalmente 'scomparirebbero' (poiché
sono scritte su stderr) ora vengono tenute (perché si trovano su stdout).
Questo porterà ogni output di un programma su un file. Può risultare a volte utile per cron, se vuoi che un comando passi in assoluto silenzio.
rm -f $(find / -name core) &> /dev/null
Questo (pensando a cron) eliminerà ogni file chiamato 'core' in qualsiasi
directory. Osserva che dovresti essere piuttosto sicuro di cosa sta facendo un
comando, prima di eliminarne ogni output.
Questa sezione mostra in maniera molto semplice e pratica come usare le pipe, e per quale motivo potresti volerlo fare.
Le pipe ti permettono di usare (molto semplice, insisto) l'output di un programma come input di un altro.
Questo è un modo molto semplice di usare le pipe.
ls -l | sed -e "s/[aeio]/u/g"
Qui, succede questo: prima è eseguito il comando ls, ed il suo output, invece
di essere stampato, è inviato (mandato in pipe) al programma sed, che a sua
volta, stampa quello che ha da stampare.
Probabilmente, questo è il modo più difficile per fare ls -l *.txt, ma è qua per illustrare le pipe, non per risolvere un tale dilemma di elencazione.
ls -l | grep "\.txt$"
Qui, l'output del programma ls -l è inviato al programma grep, che, a sua
volta, stamperà le righe che corrispondono alla regex "\.txt$".
Puoi usare le variabili come in ogni linguaggio di programmazione. Non esistono tipi di dati. Una variabile nella bash può contenere un numero, un carattere, una stringa di caratteri.
Non hai bisogno di dichiarare una variabile, il solo atto di assegnare un valore al suo riferimento farà sì che venga creata.
#!/bin/bash
STR="Hello World!"
echo $STR
La riga 2 crea una variabile chiamata STR e le assegna la stringa "Hello World!". Poi il VALORE di questa variabile è recuperato inserendo il simbolo '$' all'inizio (del riferimento, ndt). Osserva (provaci!) che se non usi il segno '$', l'output del programma sarà differente, e probabilmente non quello che avresti voluto fosse.
#!/bin/bash
OF=/var/my-backup-$(date +%Y%m%d).tgz
tar -cZf $OF /home/me/
Questo script introduce un'altra cosa. Prima di tutto, dovresti aver dimestichezza con la creazione e l'assegnazione di variabile alla riga 2. Osserva l'espressione '$(date +%Y%m%d)'. Se esegui lo script noterai che lancia il comando incluso tra le parentesi, catturando il suo output.
Osserva che in questo script, il nome del file di output sarà diverso ogni giorno, a causa dell'opzione di formattazione del comando date (+%Y%m%d). Puoi cambiarlo specificando una differente formattazione.
Altri esempi:
echo ls
echo $(ls)
Le variabili locali possono essere create utilizzando la keyword local.
#!/bin/bash
HELLO=Hello
function hello {
local HELLO=World
echo $HELLO
}
echo $HELLO
hello
echo $HELLO
Questo esempio dovrebbe essere sufficiente a mostrarti come utilizzare una variabile locale.
Le (espressioni, ndt) condizionali ti permettono di decidere se compiere o no un'azione. Tale decisione è presa valutando un'espressione.
Le (espressioni, ndt) condizionali hanno varie forme. La forma più basilare è: if espressione then istruzione dove 'istruzione' viene eseguita solamente se 'espressione' ha valore "vero". '2<1' è una espressione che ha valore "falso", mentre '2>1' ha valore "vero".
Le condizionali hanno altre forme come: if espressione then istruzione1 else istruzione2. Qui 'istruzione' è eseguita se 'espressione' è vera, altrimenti viene eseguita 'istruzione2'.
Ancora un'altra forma di (espressione, ndt) condizionale è: if espressione1 then istruzione1 else if espressione2 then istruzione2 else istruzione3. In questa forma è stato aggiunto solamente "ELSE IF 'espressioen2' THEN 'istruzione2'" che fa eseguire istruzione2 se espressione2 vale "vero". Il resto è come ti puoi immaginare (vedi le forme precedenti).
Una parola sulla sintassi:
La base per i costrutti 'if' nella bash è questa:
if [espressione];
then
codice eseguito se 'espressione' è vera.
fi
#!/bin/bash
if [ "foo" = "foo" ]; then
echo expression evaluated as true
fi
Il codice da eseguire se l'espressione tra parentesi quadre è vera può trovarsi solamente dopo la parola 'then' e prima del 'fi' che indica la fine del codice eseguito sotto condizione.
#!/bin/bash
if [ "foo" = "foo" ]; then
echo expression evaluated as true
else
echo expression evaluated as false
fi
#!/bin/bash
T1="foo"
T2="bar"
if [ "$T1" = "$T2" ]; then
echo expression evaluated as true
else
echo expression evaluated as false
fi
In questa sezione troverai cicli for, while e until.
Il ciclo for è leggermente diverso da quello degli altri linguaggi di programmazione. Basilarmente, ti permette un'iterazione su una serie di 'parole' in una stringa.
Il while esegue una porzione di codice se l'espressione di controllo è vera, e si ferma esclusivamente quando è falsa (o viene raggiunta un'interruzione esplicita all'interno del codice eseguito).
Il ciclo until è all'incirca uguale al ciclo while, solo che il codice è eseguito finchè l'espressione di controllo ha valore "falso".
Se hai il sospetto che while e until siano molto simili hai ragione.
#!/bin/bash
for i in $( ls ); do
echo item: $i
done
Sulla seconda riga, dichiariamo i come la variabile che prenderà i differenti valori contenuti in $( ls ).
La terza riga potrebbe essere più lunga se necessario, o ci potrebbero essere più righe prima del done (4).
`done' (4) indica che il codice che ha utilizzato il valore di $i è terminato e $i può ricevere un nuovo valore.
Questo script ha veramente poco senso, ma un modo più utile per utilizzare il ciclo for sarebbe di usarlo per isolare ("to match", ndt) solo certi file nell'esempio precedente.
fiesh ha suggerito di aggiungere questo modo di eseguire un ciclo. Si tratta di un ciclo for più simile al for dei linguaggi C/perl...
#!/bin/bash
for i in `seq 1 10`;
do
echo $i
done
#!/bin/bash
COUNTER=0
while [ $COUNTER -lt 10 ]; do
echo The counter is $COUNTER
let COUNTER=COUNTER+1
done
Questo script 'emula' la ben conosciuta struttura 'for' dei linguaggi C, Pascal, perl, etc.
#!/bin/bash
COUNTER=20
until [ $COUNTER -lt 10 ]; do
echo COUNTER $COUNTER
let COUNTER-=1
done
Come in quasi ogni linguaggio di programmazione, puoi utilizzare le funzioni per raggruppare porzioni di codice in modo più logico oppure praticare la divina arte della ricorsione (ricorsività, ndt).
Dichiarare una funzione è giusto questione di scrivere function mia_funzione { mio_codice }.
Chiamare una funzione è proprio come chiamare un altro programma, semplicemente scrivi il suo nome.
#!/bin/bash
function quit {
exit
}
function hello {
echo Hello!
}
hello
quit
echo foo
Le righe 2-4 contengono la funzione 'quit'. Le righe 5-7 contengono la funzione 'hello'. Se non sei assolutamente sicuro di cosa faccia questo script, sei pregato di provarlo!.
Osserva che le funzioni non hanno bisogno di essere dichiarate in alcun ordine particolare.
Lanciando questo script lo noterai per la prima volta: la funzione 'hello' è chiamata, per seconda la funzione 'quit', e il programma non raggiunge mai la riga 10.
#!/bin/bash
function quit {
exit
}
function e {
echo $1
}
e Hello
e World
quit
echo foo
Questo script è praticamente identico al precedente. La differenza principale è la funzione 'e'. Tale funzione, stampa il primo argomento che riceve. Gli argomenti, nell'ambito delle funzioni, vengono trattati nella stessa maniera degli argomenti passati allo script.
#!/bin/bash
OPTIONS="Hello Quit"
select opt in $OPTIONS; do
if [ "$opt" = "Quit" ]; then
echo done
exit
elif [ "$opt" = "Hello" ]; then
echo Hello World
else
clear
echo bad option
fi
done
Se lanci questo script vedrai che si tratta di quel che i programmatori sognano per i menù testuali. Probabilmente noterai che è molto simile al costrutto 'for', solo che invece di eseguire il ciclo per ogni 'parola' in $OPTIONS, richiede input all'utente.
#!/bin/bash
if [ -z "$1" ]; then
echo usage: $0 directory
exit
fi
SRCD=$1
TGTD="/var/backups/"
OF=home-$(date +%Y%m%d).tgz
tar -cZf $TGTD$OF $SRCD
Ciò che fa questo script ti dovrebbe essere chiaro. L'espressione nella prima condizionale controlla se il programma ha ricevuto un argomento ($1) e ed esce in caso negativo, mostrando all'utente un breve messaggio di utilizzo. A questo punto il resto dello script dovrebbe esserti chiaro.
In molte occasioni potresti voler richiedere l'utente un certo input, Ci sono diversi modi per raggiungere tale scopo. Eccone uno:
#!/bin/bash
echo Please, enter your name
read NAME
echo "Hi $NAME!"
Come variante, puoi ottenere valori multipli con read, questo esempio dovrebbe chiarire il concetto.
#!/bin/bash
echo Please, enter your firstname and lastname
read FN LN
echo "Hi! $LN, $FN !"
Dalla riga di comando (o da una shell) prova questo:
echo 1 + 1
Se ti aspettavi di vedere '2' sarai dispiaciuto. Che fare se vuoi che BASH processi dei numeri che hai? Ecco la soluzione:
echo $((1+1))
Questo produrrà un output più 'logico'. Questo per valutare espressione aritmetica. Puoi ottenere lo stesso risultato con qualcosa come:
echo $[1+1]
Se hai bisogno di usare le frazioni, o operazioni più complesse ("more math", ndt), o semplicemente perché ne hai voglia, puoi utilizzare bc per processare le espressioni aritmetiche.
Se eseguissi "echo $[3/4]" al prompt dei comandi, mi restituirebbe 0 poiché bash usa solamente interi in fase di risposta. Eseguendo "echo 3/4|bc -l", ti restituirebbe un più adeguato 0.75.
Da un messaggio di mike (vedi Grazie a)
tu usi sempre #!/bin/bash .. potresti fornire un esempio di come
scoprire dove si trovi bash.
`locate bash' è preferibile, ma non tutte le macchine hanno locate.
`find ./ -name bash' dalla root directory (quella indicata con /,
ndt) funziona, in genere.
Suggerimenti su dove cercare:
ls -l /bin/bash
ls -l /sbin/bash
ls -l /usr/local/bin/bash
ls -l /usr/bin/bash
ls -l /usr/sbin/bash
ls -l /usr/local/sbin/bash
(non me vengono in mente altri al momento. (l'ho trovata nella
maggior parte di questi posti in sistemi diversi).
Puoi provare anche 'which bash'.
Nella bash, il valore di ritorno di un programma è memorizzato in variabile speciale chiamata $?.
Questo mostra come catturare il valore restituito da un programma; faccio conto che la directory dada non esista. (Anche questo è stato suggerito da mike)
#!/bin/bash
cd /dada &> /dev/null
echo rv: $?
cd $(pwd) &> /dev/null
echo rv: $?
Questo piccolo script mostra tutte le tabelle da tutti i database (assumendo che tu abbia MySQL installato). Inoltre, considera la possibilità di modificare il comando 'mysql' per aggiungere uno username ed una password validi.
#!/bin/bash
DBS=`mysql -uroot -e"show databases"`
for b in $DBS ;
do
mysql -uroot -e"show tables from $b"
done
Puoi usare più di un file per volte tramite il comando source.
__TO-DO__
(1) s1 = s2
(2) s1 != s2
(3) s1 < s2
(4) s1 > s2
(5) -n s1
(6) -z s1
(1) s1 corrisponde a s2
(2) s1 non corrisponde a s2
(3) __TO-DO__
(4) __TO-DO__
(5) s1 non è vuota (contiene uno o più caratteri)
(6) s1 è vuota
Confrontare due stringhe.
#!/bin/bash
S1='string'
S2='String'
if [ $S1=$S2 ];
then
echo "S1('$S1') is not equal to S2('$S2')"
fi
if [ $S1=$S1 ];
then
echo "S1('$S1') is equal to S1('$S1')"
fi
Riporto qui una nota da una mail, inviata da Andreas Beck, in riferimento all'uso di if [ $1 = $2 ].
Non è proprio una buona idea, dato che se una tra $S1 ed $S2 è vuota, riceverai un errore di sintassi. x$1=x$2 oppure "$1"="$2" vanno meglio.
+
-
*
/
% (resto della divisione)
-lt (<)
-gt (>)
-le (<=)
-ge (>=)
-eq (==)
-ne (!=)
I programmatori in C dovrebbero limitarsi a mappare l'operatore alla parentesi corrispondente.
Questa sezione è stata riscritta da Kees (vedi Grazie a...)
Alcuni di questi comandi quasi prevedono completi linguaggi di programmazione. Per tali comandi saranno spiegate soltanto le basi. Per una descrizione più dettagliata, ti consiglio una lettura più approfondita alle pagine man di ciascun comando.
sed (stream editor)
Sed è un editor non interattivo. Invece di alterare un file muovendo il cursore sullo schermo, usi uno script di istruzioni di editing per sed, più il nome del file da editare. Puoi considerare sed anche come un filtro. Diamo un'occhiata ad alcuni esempi:
$sed 's/vecchio_testo/testo_che_lo_sostituisce/g' /tmp/dummy
Sed rimpiazza la stringa 'vecchio_testo' con la stringa 'testo_che_lo_sostituisce' e legge dal file /tmp/dummy. Il risultato sarà inviato a stdout (normalmente la consolle) ma puoi anche aggiungere '> cattura' alla fine della riga qua sopra così che sed invii l'output al file 'cattura'.
$sed 12, 18d /tmp/dummy
Sed mostra tutte le righe tranne quelle da 12 a 18. Il file originale non è alterato da questo comando.
awk (manipolazione di datafile, recuperare testo e processarlo)
Esistono molte implementazioni del linguaggio di programmazione AWK (gli interpreti più conosciuti sono gawk della GNU e 'new awk' mawk.) Il principio è semplice: AWK ricerca un modello, e per ogni corrispondenza verrà compiuta una azione.
Di nuovo, ho creato un file dummy contente le seguenti righe:
"test123
test
tteesstt"
$awk '/test/ {print}' /tmp/dummy
test123
test
Il modello cercato da AWK è 'test' e l'azione che compie quando trova una riga nel file /tmp/dummy con la stringa 'test' è 'print' (stampa, ndt).
$awk '/test/ {i=i+1} END {print i}' /tmp/dummy
3
Quando stai cercando più di un modello, sarebbe meglio se sostituissi il testo tra apici con '-f file.awk' così da poter inserire tutti i modelli e le azioni nel file 'file.awk'.
grep (stampa righe che corrispondono ad un modello di ricerca)
Abbiamo già incontrato un paio di comandi grep nei capitoli precedenti, che mostrano le righe corrispondenti ad un modello. Ma grep sa fare di più.
$grep "la sto cercando" /var/log/messages -c
12
La stringa "la sto cercando" è stata trovata 12 volte nel file /var/log/messages.
[ok, questo esempio era uno scherzo, il file /var/log/messages era preparato :-)]
wc (conta righe, parole e byte)
Nell'esempio seguente, notiamo che l'output non è quello che ci aspettavamo. Il file dummy, così come è usato in questo esempio, contiene il seguente testo: "bash introduction howto test file"
$wc --words --lines --bytes /tmp/dummy
2 5 34 /tmp/dummy
Wc non si cura dell'ordine dei parametri. Wc li stampa sempre nell'ordine standard, cioè, come puoi vedere: <righe><parole><byte><nomefile>.
sort (ordina le righe dei file di testo)
Questa volta il file dummy contiene il seguente testo:
"b
c
a"
$sort /tmp/dummy
Ecco come dovrebbe apparire l'output:
a
b
c
I comandi non dovrebbero essere così semplici :-)
bc (un linguaggio di programmazione che fa da calcolatrice)
Bc accetta calcoli dalla riga di comando (input da un file. Non da un operatore di redirezione e da una pipe), ma anche da una interfaccia utente. La seguente dimostrazione presenta alcuni dei comandi. Osserva che io lancio
bc usando il parametro -q per evitare un messaggio di benvenuto.
$bc -q
1 == 5
0
0.05 == 0.05
1
5 != 5
0
2 ^ 8
256
sqrt(9)
3
while (i != 9) {
i = i + 1;
print i
}
123456789
quit
tput (inizializza un terminale o interroga il database di terminfo)
Una piccola dimostrazione delle capacità di tput:
$tput cup 10 4
Il prompt appare a (y10,x4).
$tput reset
Pulisce lo schermo e il prompt appare a (y1,x1). Nota che (y0,x0) è l'angolo in alto a sinistra.
$tput cols
80
Mostra il numero di caratteri possibili in direzione x.
È vivamente raccomandato di familiarizzare con questi programmi (al meno ). Ci sono tonnellate di piccoli programmi che ti permetteranno di fare delle vere magie dalla riga di comando.
[alcuni esempi sono tratti da pagine man o FAQ]
#!/bin/bash
SRCD="/home/"
TGTD="/var/backups/"
OF=home-$(date +%Y%m%d).tgz
tar -cZf $TGTD$OF $SRCD
#!/bin/sh
# renna: rename multiple files according to several rules
# written by felix hudson Jan - 2000
#first check for the various 'modes' that this program has
#if the first ($1) condition matches then we execute that portion of the
#program and then exit
# check for the prefix condition
if [ $1 = p ]; then
#we now get rid of the mode ($1) variable and prefix ($2)
prefix=$2 ; shift ; shift
# a quick check to see if any files were given
# if none then its better not to do anything than rename some non-existent
# files!!
if [$1 = ]; then
echo "no files given"
exit 0
fi
# this for loop iterates through all of the files that we gave the program
# it does one rename per file given
for file in $*
do
mv ${file} $prefix$file
done
#we now exit the program
exit 0
fi
# check for a suffix rename
# the rest of this part is virtually identical to the previous section
# please see those notes
if [ $1 = s ]; then
suffix=$2 ; shift ; shift
if [$1 = ]; then
echo "no files given"
exit 0
fi
for file in $*
do
mv ${file} $file$suffix
done
exit 0
fi
# check for the replacement rename
if [ $1 = r ]; then
shift
# i included this bit as to not damage any files if the user does not specify
# anything to be done
# just a safety measure
if [ $# -lt 3 ] ; then
echo "usage: renna r [expression] [replacement] files... "
exit 0
fi
# remove other information
OLD=$1 ; NEW=$2 ; shift ; shift
# this for loop iterates through all of the files that we give the program
# it does one rename per file given using the program 'sed'
# this is a sinple command line program that parses standard input and
# replaces a set expression with a give string
# here we pass it the file name ( as standard input) and replace the nessesary
# text
for file in $*
do
new=`echo ${file} | sed s/${OLD}/${NEW}/g`
mv ${file} $new
done
exit 0
fi
# if we have reached here then nothing proper was passed to the program
# so we tell the user how to use it
echo "usage;"
echo " renna p [prefix] files.."
echo " renna s [suffix] files.."
echo " renna r [expression] [replacement] files.."
exit 0
# done!
#!/bin/bash
# renames.sh
# basic file renamer
criteria=$1
re_match=$2
replace=$3
for i in $( ls *$criteria* );
do
src=$i
tgt=$(echo $i | sed -e "s/$re_match/$replace/")
mv $src $tgt
done
Una cosa carina da fare è di aggiungere alla prima riga
#!/bin/bash -x
Ciò produrrà un po' di interessanti informazioni di output
Sentiti libero di proporre suggerimenti/correzioni, o qualunque cosa tu pensi che potrebbe essere interessante vedere in questo documento. Io cercherò di aggiornarlo al più presto possibile.
This documents comes with no warranty of any kind. and all that
Italiano: a cura di Willy is here
Francese: a cura di Laurent Martelli is missed
Sono convinto che esistano altre traduzioni, ma non ne ho alcuna notizia; se voi le avete, per piacere, mandatemele via email cosi potrò aggiornare questa sezione.
Aggiunta la sezione comandi utili riscritta da Kess.
Inclusi molti suggerimenti e correzioni.
Aggiunti esempi sul confronto tra stringhe.
v0.8 abbandonata la numerazione delle versioni, credo che la data sia abbastanza.
v0.7 Altre correzioni e alcune vecchie sezioni TO-DO riscritte.
v0.6 Correzioni minori.
v0.5 Aggiunta la sezione sulla redirezione.
v0.4 Scomparsa dalla sua locazione a causa del mio ex-capo e questo documento ha trovato il suo nuovo posto all'opportuno url: www.linuxdoc.org.
precedenti: non mi ricordo e non usavo rcs o cvs :(
Introduction to bash (under BE) http://org.laol.net/lamug/beforever/bashtut.htm
Bourne Shell Programming http://207.213.123.70/book/