<guido@ibogfs.cineca.it>
Volete passare dal DOS a Linux? Benissimo, ma attenzione: potrebbe non esservi utile. Credo che ``il computer migliore'' o ``il migliore sistema operativo'' non esistano: dipende dall'uso che se ne fa. Ecco perché non credo che Linux sia la soluzione migliore per tutti, nonostante sia tecnicamente superiore a molti sistemi operativi commerciali. Avrete grandi benefici da Linux se vi serve sw per la programmazione, Internet, TeX... sw tecnico in generale, ma se vi serve soprattutto sw commerciale, o se non vi piace l'idea di studiare i comandi, e' meglio lasciare perdere.
Linux non e' (per ora) facile da usare o da configurare come Windows o il Mac, quindi siate preparati a smanettare un po'. Nonstante questi avvertimenti, sono sicuro al 100% che se appartienete alla giusta categoria di utenti troverete in Linux il vostro Nirvana informatico. E comunque Linux e DOS/Windows possono convivere sulla stessa macchina.
Prerequisiti per questo howto: daro' per scontato che
COMMAND.COM
---e' bash
;
sunsite.unc.edu:/pub/Linux/docs/LDP
).
Questo howto sostituisce il vecchio mini--howto di uguale titolo.
Avete installato Linux e i programmi che vi servono. Vi siete fatti un
account (se non l'avete fatto, scrivete adduser
subito!) e Linux
sta girando. Avete inserito nome e password e ora state guardando lo
schermo e pensate: ``Beh, e adesso?''
Adesso, non disperate. Siete quasi pronti per fare le stesse cose che facevate col DOS, e molte altre in piu'. Se steste lavorando col DOS anziché con Linux, ora fareste una di queste cose:
AUTOEXEC.BAT
e CONFIG.SYS
;
QBasic
o C/Pascal;
Sarete contenti di sapere che queste cose si fanno con Linux in un modo molto simile al DOS. Sotto DOS, l'utente medio usa solo pochi tra i 100 e passa comandi disponibili; lo stesso vale per Linux, almeno fino ad un certo punto.
Alcune cose da aver chiare prima di proseguire:
help
;
man command
che
richiama la pagina di manuale (man page) del comando in questione. In
alternativa, scrivete info command
che richiama, se c'e', la
pagina info relativa al comando. Info e' un sistema di documentazione ad
ipertesti, non molto intuitivo da usare le prime volte. Potete provare
inoltre a dare i comandi whatis command
o apropos
command
e premere `q' per uscire.
<...>
indica qualcosa che deve essere specificato,
mentre [...]
indica qualcosa di opzionale. Esempio:
$ tar -tf <file.tar> [> redir_file]
file.tar
deve essere specificato, mentre la redirezione su
redir_file
e' opzionale.
Volete partire subito? Date un'occhiata a questa tabella:
DOS Linux Note
------------------------------------------------------------------------------
BACKUP tar -Mcvf device dir/ totalmente diversi
CD dirname\ cd dirname/ quasi la stessa sintassi
COPY file1 file2 cp file1 file2 idem
DEL file rm file attenzione - niente undelete
DELTREE dirname rm -R dirname/ idem
DIR ls non proprio la stessa sintassi
DIR file/s find . -name file totalmente diverso
EDIT file vi file credo che non vi piacera'
emacs file questo e' migliore
jstar file quasi come l'editor del DOS
FORMAT fdformat,
mount, umount sintassi molto diversa
HELP command man command stessa filosofia
MD dirname mkdir dirname/ quasi la stessa sintassi
MOVE file1 file2 mv file1 file2 idem
NUL /dev/null idem
PRINT file lpr file idem
PRN /dev/lp0,
/dev/lp1 idem
RD dirname rmdir dirname/ quasi la stessa sintassi
REN file1 file2 mv file1 file2 non per file multipli
RESTORE tar -Mxpvf device sintassi diversa
TYPE file less file molto migliore
WIN startx un mondo a parte!
Se vi serve di piu' che una tabella di comandi, leggetevi le prossime sezioni.
Linux ha un file system---intendendo con cio' ``la struttura delle directory e dei file in esse contenuti''---molto simile a quello del DOS. I file hanno dei nomi che seguono certe regole, sono messi in directory, alcuni sono eseguibili, e tra questi ultimi molti hanno degli switch. Inoltre, ci sono i caratteri wildcards, la redirezione e il piping. Ci sono solo alcune piccole differenze:
Ecco.un_NOME_molto.LUNGO
. Notare che ho usato
lettere maiuscole e minuscole: infatti...
FILENAME.tar.gz
e filename.tar.gz
sono due file diversi.
ls
e' un comando, LS
e' un errore;
$ # questo comando crea una directory di nome "I miei file vecchi"
$ mkdir "I miei file vecchi"
$ ls
I miei file vecchi bin tmp
Alcuni caratteri non dovrebbero ma possono essere usati; tra gli altri,
!*$&
. Non vi spiego come.
'*'
alla fine del loro nome quando si da' il comando
ls -F
. Per esempio:
$ ls -F
Direttorio/ cindy.jpg cjpg* lettera.txt script* vecchio~
I files cjpg*
e script*
sono eseguibili---``programmi''.
Sotto DOS, i file di backup hanno il nome che finisce in .BAK, sotto Linux
finiscono con una tilde '~
'. Inoltre, un file il cui nome inizia
con un punto viene considerato un file nascosto. Per esempio, il file
.io.sono.nascosto
non apparira' dopo il comando ls
.
/switch
, con i
programmi Linux si ottengono con -switch
or --switch
. Esempio:
dir /s
diventa ls -R
. Notare che molti programmi DOS, come
PKZIP o ARJ, hanno gli switch in stile Unix.
Ora potete saltare alla sezione Tradurre i comandi dal DOS a Linux, ma se fossi in voi continuerei a leggere.
Unix ha un tipo di file che il DOS non ha: il link simbolico. Questo e' un
puntatore ad un file o directory, e puo' essere usato al posto del file o
directory a cui punta; e' molto simile ai colegamenti di Windows 95. Esempi
di link simbolici sono /usr/X11
, che punta a /usr/X11R6
;
/dev/modem
, che punta a /dev/cua0
o /dev/cua1
.
Per fare un link simbolico:
$ ln -s <file_o_dir> <nomelink>
Esempio:
$ ln -s /usr/doc/g77/DOC g77manual.txt
Ora potete riferirvi a g77manual.txt
al posto di
/usr/doc/g77/DOC
. Ecco come appaiono i link quando date ls
:
$ ls -F
g77manual.txt@
$ ls -l
(various things...) g77manual.txt -> /usr/doc/g77/DOC
I file e le directory DOS hanno i seguenti attributi: A (archivio), H (hidden, nascosto), R (read-only, solo lettura), and S (system, file di sistema). Solo H e R hanno senso sotto Linux: i files nascosti iniziano con un punto, e per quanto riguarda l'attributo R, continuate a leggere.
Sotto Unix un file ha dei ``permessi'' e un proprietario, che appartiene ad un ``gruppo''. Guardate questo esempio:
$ ls -l /bin/ls
-rwxr-xr-x 1 root bin 27281 Aug 15 1995 /bin/ls*
Il primo campo contiene i permessi del file /bin/ls
,
che appartiene a root, gruppo bin. Tralasciando le altre informazioni (il
libro di Matt Welsh e' li' per quello), ricordate che -rwxr-xr-x
significa (da sinistra a destra):
-
e' il tipo di file (- = file normale, d = directory, l = link,
etc.); rwx
sono i permessi per il proprietario del file (read, write,
execute); r-x
sono i permessi per il gruppo cui il proprietario del
file appartiene (non spieghero' il concetto di gruppo, ne potete fare a meno
finché siete principianti ;-) r-x
sono i permessi per tutti gli altri
utenti (read, execute).
Anche la directory /bin
ha dei permessi: vedi la sezione
Permessi delle directory per ulteriori
dettagli. Ecco perché non potete cancellare il file /bin/ls
, a
meno che non siate root: non avete i permessi necessari. Per cambiare i
permessi di un file, il comando e':
$ chmod <whoXperm> <file>
dove who e' u
(user, cioe' proprietario), g
(group, gruppo), o
(other, altri), X e' +
o -
, perm e' r
(read, lettura), w
(write, scrittura), o x
(execute, esecuzione). Esempi:
$ chmod u+x file
setta il permesso di esecuzione per il proprietario. Scorciatoia:
chmod +x file
.
$ chmod go-rw file
toglie i permessi di lettura e scrittura per tutti tranne il proprietario.
$ chmod ugo+rwx file
da' a tutti i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione.
# chmod +s file
rende un file ``setuid'' o ``suid'': ciascuno lo puo' eseguire con i permessi del proprietario. Di solito si incontrano file ``suid root''.
Una maniera piu' breve di riferirsi ai permessi e' con i numeri:
rwxr-xr-x
puo' essere espresso con 755 (ogni lettera corrisponde a un
bit: ---
e' 0, --x
e' 1, -w-
e' 2, -wx
e' 3...). Sembra
difficile, ma con un po' di pratica capirete il concetto.
root, essendo il cossiddetto superutente, puo' cambiare i permessi di ogni file. C'e' molto di piu' sull'argomento---LMP.
Alla sinistra, i comandi DOS; a destra, i corrispondenti comandi Linux.
COPY: cp
DEL: rm
MOVE: mv
REN: mv
TYPE: more, less, cat
Operatori per la redirezione e il plumbing: < > >> |
Wildcards: * ?
nul: /dev/null
prn, lpt1: /dev/lp0 or /dev/lp1; lpr
- ESEMPI -
DOS Linux
---------------------------------------------------------------------
C:\GUIDO>COPY JOE.TXT JOE.DOC $ cp joe.txt joe.doc
C:\GUIDO>COPY *.* TOTAL $ cat * > total
C:\GUIDO>COPY FRACTALS.DOC PRN $ lpr fractals.doc
C:\GUIDO>DEL TEMP $ rm temp
C:\GUIDO>DEL *.BAK $ rm *~
C:\GUIDO>MOVE PAPER.TXT TMP\ $ mv paper.txt tmp/
C:\GUIDO>REN PAPER.TXT PAPER.ASC $ mv paper.txt paper.asc
C:\GUIDO>PRINT LETTER.TXT $ lpr letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT $ more letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT $ less letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT > NUL $ cat letter.txt > /dev/null
n/a $ more *.txt *.asc
n/a $ cat section*.txt | less
Note:
.
'
e la directory genitrice `..
'); *.* prende tutti i file che hanno un
`.' nel mezzo o che finiscono per punto; p*a prende sia `pera' che
`palla'; *l* prende sia `mela' che `filo';
more
, premere SPAZIO per leggere il file,
`q' o CTRL-C per uscire. less
e' piu' intuitivo, si possono usare i tasti
freccia;
UNDELETE
, quindi pensarci bene prima di cancellare
un file;
< > >>
del DOS, Linux ha 2>
per
redirigere i messaggi di errore (stderr); inoltre, 2>&1
redirige
stderr su stdout, mentre 1>&2
redirige stdout su stderr;
[]
. Uso: [abc]*
prende i file che cominciano con a, b, c; *[I-N,1,2,3]
prende i file
che finiscono con I, J, K, L, M, N, 1, 2, 3;
RENAME
alla DOS; cioe', mv
*.xxx *.yyy
non funziona. Potete usare questo script; dettagli alla sezione
Shell Scripts.
#!/bin/sh # ren: rename multiple files according to several rules if [ $# -lt 3 ] ; then echo "usage: ren \"pattern\" \"replacement\" files..." exit 1 fi OLD=$1 ; NEW=$2 ; shift ; shift for file in $* do new=echo ${file} | sed s/${OLD}/${NEW}/g mv ${file} $new done
REN
del DOS, poiché usa le
``regular expressions'' che non conoscete ancora. In breve, se volete
cambiare le estensioni dei file, scrivete: ren ``htm$'' ``html''
*htm
. Non dimenticate il $
.
cp -i
e mv -i
per essere avvisati se un file sta per
essere sovrascritto.
Per far partire un programma, si scrive il suo nome come col DOS. Se la
directory (Sezione
Directories) dove il
programma risiede e' nel PATH (Sezione
Files di inizializzazione), il programma parte. Eccezione: sotto
Linux, un programma che sta nella directory corrente non parte se la
directory non e' inclusa nel PATH. Scappatoia: se prog
e' il programma,
scrivere ./prog
.
Questa e' una tipica linea di comando:
$ command -s1 -s2 ... -sn par1 par2 ... parn < input > output
dove -s1
, ..., -sn
sono gli switch del programma,
par1
, ..., parn
sono gli argomenti del programma. Si possono dare
piu' comandi sulla stessa linea:
$ command1 ; command2 ; ... ; commandn
Tutto qui per quanto riguarda i programmi, ma e' facile fare dei passi avanti. Uno dei vantaggi di Linux e' il multitasking: puo' far girare piu' programmi (d'ora in poi, processi) allo stesso tempo. Si possono lanciare programmi in background e continuare a lavorare. Inoltre, Linux mette a disposizione piu' sessioni di lavoro contemporanee: e' come avere tanti computer allo stesso tempo!
$ ALT-F1 ... ALT-F6
$ su - <loginname>
Esempio:
$ su - root
Questo e' utile, tra l'altro, per usare i floppy (Sezione
Floppies): normalmente, solo root lo puo' fare.
$ exit
Se ci sono dei job sospesi (vedi piu' avanti) si viene avvisati.
$ progname [-switches] [parameters] [< input] [> output]
&
' alla fine della linea di comando:
$ progname [-switches] [parameters] [< input] [> output] &
[1] 123
la shell identifica i processi dando loro un numero (es. [1]
; vedi
sotto) e un PID (123 nel nostro esempio).
$ ps -a
Questo comando da' una lista dei processi attualmente in esecuzione.
$ kill <PID>
Potreste dover uccidere un processo se non sapete come uscirne normalmente...
;-). A volte, un processo si puo' uccidere solo con:
$ kill -SIGKILL <PID>
Oltre a questo, la shell consente di fermare o sospendere un processo,
mandare un processo in background, e portare un processo dal background in
primo piano. In questo contesto, i processi sono chiamati `job'.
$ jobs
qui i job sono identificati dal loro numero, non dal PID.
$ CTRL-C
$ CTRL-Z
$ bg <job>
$ fg <job>
$ kill <%job>
dove <job> puo' essere 1, 2, 3, ... Usando questi comandi si puo'
formattare un disco, zippare dei files, compilare un programma e
decompattare un archivio tutto allo stesso tempo, e ancora avere il prompt a
disposizione. Provate a farlo col DOS! E provate con Windows, giusto per
vedere la differenza in performance.
Per eseguire un programma su un computer remoto il cui indirizzo IP e'
remote.bigone.edu
, si fa:
$ telnet remote.bigone.edu
Dopo il login, si fa partire il programma. Ovviamente, bisogna avere uno shell account sul computer remoto.
Se avete X11, si possono far girare anche applicazioni X sul computer
remoto, e queste verranno visualizzate sul vostro schermo. Siano
remote.bigone.edu
il computer remoto e local.linux.box
il vostro
PC. Per far girare da local.linux.box
un programma X che sta su
remote.bigone.edu
, si fa:
xterm
o equivalente emulatore di
terminale, poi digitare:
$ xhost +remote.bigone.edu
$ telnet remote.bigone.edu
remote:$ DISPLAY=local.linux.box:0.0
remote:$ progname &
(invece di DISPLAY...
, potreste dover scrivere: setenv DISPLAY local.linux.box:0.0
. Dipende dalla shell remota.)
Et voila! Ora progname
parte su remote.bigone.edu
e viene
visualizzato sulla vostra macchina. È pero' meglio non provarci tramite modem,
perché e' assolutamente troppo lento.
Abbiamo visto le differenze tra i file sotto DOS e sotto Linux. Per quanto riguarda le directory, sotto DOS la directory principale e' \, sotto Linux e' /. In maniera analoga, le directory sono separate da \ sotto DOS e da / sotto Linux. Esempio:
DOS: C:\PAPERS\GEOLOGY\MID_EOC.TEX
Linux: /home/guido/papers/geology/mid_eocene.tex
Come al solito, ..
e' la directory genitrice, .
e' la directory
corrente. Ricordate che il sistema non vi lascia fare cd
, rd
o
md
ovunque si vuole. Ogni utente ``risiede'' in una sua directory
chiamata 'home', che viene assegnata dall'amministratore di sistema. Per
esempio, sul mio PC la mia home directory e' /home/guido
.
Anche le directory hanno i permessi. Quanto visto in Sezione
Permessi vale anche per le directory (user,
group, e other). Per una directory, rx
significa che potete fare
cd
nella directory, e w
significa che potete cancellare i file
nella directory, o la directory stessa. Per esempio, per impedire ad altri
utenti di curiosare in /home/guido/text
:
$ chmod o-rwx /home/guido/text
DIR: ls, find, du
CD: cd, pwd
MD: mkdir
RD: rmdir
DELTREE: rm -R
MOVE: mv
- ESEMPI -
DOS Linux
---------------------------------------------------------------------
C:\GUIDO>DIR $ ls
C:\GUIDO>DIR FILE.TXT $ ls file.txt
C:\GUIDO>DIR *.H *.C $ ls *.h *.c
C:\GUIDO>DIR/P $ ls | more
C:\GUIDO>DIR/A $ ls -l
C:\GUIDO>DIR *.TMP /S $ find / -name "*.tmp"
C:\GUIDO>CD $ pwd
n/a - vedi nota $ cd
idem $ cd ~
idem $ cd ~/temp
C:\GUIDO>CD \OTHER $ cd /other
C:\GUIDO>CD ..\TEMP\TRASH $ cd ../temp/trash
C:\GUIDO>MD NEWPROGS $ mkdir newprogs
C:\GUIDO>MOVE PROG .. $ mv prog ..
C:\GUIDO>MD \PROGS\TURBO $ mkdir /progs/turbo
C:\GUIDO>DELTREE TEMP\TRASH $ rm -R temp/trash
C:\GUIDO>RD NEWPROGS $ rmdir newprogs
C:\GUIDO>RD \PROGS\TURBO $ rmdir /progs/turbo
Note:
rmdir
, la directory da cancellare deve essere
vuota. Per cancellare una directory e tutto il suo contenuto, usate
rm -R
(a vostro rischio e pericolo).
~
' e' una scorciatoia per il nome della home
directory. I commandi cd
o cd ~
portano nella home directory
ovunque voi siate; il comando cd ~/tmp
vi porta in
/home/la_vostra_home/tmp
.
cd -
``annulla'' l'ultimo cd
.
Forse non ci avete mai pensato, ma il comando DOS FORMAT A:
fa molte
piu' cose di quanto sembri. Infatti, quando date il comando FORMAT
quello 1) formatta fisicamente il disco; 2) crea la directory A:\
(crea un filesystem); 3) rende il disco accessibile all'utente (= fa il
cosiddetto ``mount'').
Questi tre passaggi si fanno separatamente con Linux. Si possono usare floppy formattati da DOS, ma ci sono altri formati che di solito e' meglio usare (il filesystem DOS non consente di usare i nomi lunghi per i file.)
Ecco come si prepara un floppy (bisogna essere root):
# fdformat /dev/fd0H1440
# mkfs -t msdos -c /dev/fd0H1440
Per creare un filesystem MS-DOS, usate msdos
invece di ext2
.
Prima di usare il disco, bisogna ``montarlo''.
# mount -t ext2 /dev/fd0 /mnt
oppure
# mount -t msdos /dev/fd0 /mnt
Ora si puo' accedere ai file del floppy. Quando si ha finito, prima di
estrarre il floppy bisogna ``smontarlo''.
# umount /mnt
Ora potete estrarre il disco. Ovviamente, eseguire fdformat
e mkfs
solo per floppy nuovi, non per quelli gia' preparati. Se volete usare il
floppy B:, basta sostituire fd1H1440
e fd1
al posto di
fd0H1440
e fd0
negli esempi visti sopra.
Tutto quello che facevate con A: o B: si fa ora usando /mnt
.
Esempi:
DOS Linux
---------------------------------------------------------------------
C:\GUIDO>DIR A: $ ls /mnt
C:\GUIDO>COPY A:*.* $ cp /mnt/* .
C:\GUIDO>COPY *.ZIP A: $ cp *.zip /mnt
C:\GUIDO>A: $ cd /mnt
A:>_ /mnt/$ _
Se non vi piace questa faccenda di montare/smontare i dischi, usate la suite
mtools
: si tratta di un insieme di comandi equivalenti a quelli del
DOS, ma che iniziano con la `m': mformat
, mdir
,
mdel
e cosi' via. Funzionano anche con i nomi lunghi, ma si perdono
i permessi dei file. Usate questi comandi come usereste quelli DOS, e siete
a posto.
Inutile dire che quanto visto per i floppy vale anche per altri dispositivi; per esempio, si possono montare un altro disco fisso o un lettore di CD-ROM. Ecco come si monta il CD-ROM:
# mount -t iso9660 /dev/cdrom /mnt
Questa era la maniera ``ufficiale'' di montare i dischi, ma c'e' un trucchetto. Dover essere root per usare un floppy e' una scocciatura, quindi per consentire ad ogni utente di accedervi si puo' fare cosi':
~# mkdir /mnt/a: ; mkdir /mnt/a ; mkdir /mnt/cdrom
~# chmod 777 /mnt/a* /mnt/cd*
~# # assicuratevi che il device del CD-ROM e' quello giusto
~# chmod 666 /dev/hdb ; chmod 666 /dev/fd*
/etc/fstab
le linee seguenti:
/dev/cdrom /mnt/cdrom iso9660 ro,user,noauto 0 0
/dev/fd0 /mnt/a: msdos user,noauto 0 0
/dev/fd0 /mnt/a ext2 user,noauto 0 0
Ora per montare un floppy DOS, uno in formato ext2 e un CD-ROM si fa semplicemente:
$ mount /mnt/a:
$ mount /mnt/a
$ mount /mnt/cdrom
/mnt/a
, /mnt/a:
e /mnt/cdrom
sono accessibili da
tutti. Ricordate che consentire a tutti di montare dischi in questo modo e'
un grosso problema di sicurezza, se la cosa vi puo' interessare.
Ora che sapete come gestire i dispositivi, due righe per vedere come si fa il backup. Ci sono molti programmi per questo scopo, ma il minimo necessario che si puo' fare per un backup multivolume su floppy e' quanto segue (diventate root):
# tar -M -cvf /dev/fd0H1440 /dir_to_backup
Assicuratevi di avere un floppy formattato nel drive, e altri pronti a disposizione. Per fare il restore, inserite il primo floppy nel drive e immettete:
# tar -M -xpvf /dev/fd0H1440
L'``equivalente'' di Windows e' l'ambiente grafico X11. A differenza di Windows o del Mac, X11 non e' stato progettato per la facilita' d'uso o per risultare attraente, ma per fornire capacita' grafiche alle workstation UNIX. Ecco le differenze principali:
fvwm
, semplice ma gradevole ed
efficiente in termini di memoria, fvwm2-95
e The Next
Level
che danno a X11 un aspetto simile a Windows 95, piu' molti altri.
Alcuni sono davvero bellissimi;
xdvi
, xman
, xcalc
), altri usano Motif
(netscape
), altri ancora usano Tcl/Tk, XForms, Qt ed altri ancora.
Alcuni di questi widget set danno ai programmi un aspetto simile a quello
dei programmi Windows;
xsetroot
o
xloadimage
;
xclipboard
, che
fornisce buffer multipli per la clipboard;
Per risparmiare memoria, e' meglio usare applicazioni che usano gli stessi
widget set, ma e' difficile da fare in pratica. C'e' un progetto chiamato K
Desktop Environment che vuole rendere X11 coerente nel look and feel come lo
e' Windows; attualmente e' solo in beta ma, credetemi, e' meraviglioso. Rendera'
l'interfaccia di Windows una cosa di cui vergognarsi. Puntate il vostro
browser su
http://www.kde.org
.
Due file importanti sotto DOS sono AUTOEXEC.BAT
e CONFIG.SYS
, e
vengono usati al momento del boot per inizializzare il sistema, settare le
variabili d'ambiente come PATH e FILES, e magari lanciare un programma o
batch file. Sotto Linux ci sono tanti file di inizializzazione, e con
molti di questi e' meglio non pasticciare finché non si sa esattamente cosa
si sta facendo. Vi diro' comunque quali sono i piu' importanti:
FILES NOTES
/etc/inittab non toccare!
/etc/rc.d/* idem
Se tutto quello che vi serve e' settare il PATH o qualche altra variabile, o se volete cambiare i messaggi di login o lanciare un programma subito dopo il login, date un'occhiata ai seguenti:
FILES NOTES
/etc/issue setta i messaggi pre-login
/etc/motd setta i messaggi post-login
/etc/profile setta PATH e altre variabili, etc.
/etc/bashrc setta alias e funzioni globali
/home/your_home/.bashrc setta i vostri alias e funzioni
/home/your_home/.bash_profile oppure
/home/your_home/.profile setta il vostro environment, etc.
Se l'ultimo file esiste (notare che e' un file nascosto), verra' letto dopo il login e i suoi comandi vengono eseguiti.
Esempio: date un occhio a questo .profile
:
# Io sono un commento echo Environment: printenv | less # equivalente del comando SET sotto DOS alias d='ls -l' # facile capire cos'e' un alias alias up='cd ..' echo "Ti ricordo che il path e' " $PATH echo "Oggi e' `date`" # usa l'output del comando 'date' echo "Buongiorno " $LOGNAME # Questa e' una "funzione della shell": ctgz() # Lista i contenuti di un archivio .tar.gz. { for file in $* do gzip -dc ${file} | tar tf - done } # fine di .profile
$PATH
e $LOGNAME
, avete indovinato, sono variabili
d'ambiente. Ce ne sono molte altre con cui giochicchiare; LMP di programmi
come less
o bash
.
Sotto Linux, praticamente tutto puo' essere personalizzato. Molti programmi
hanno uno o piu' file di inizializzazione che potete modificare, spesso
sotto forma di .nome_del_programmarc
nella vostra home. I primi che
vorrete modificare sono:
.inputrc
: usato da bash
per definire i tasti.
.xinitrc
: usato da startx
per initializzare X Window System.
.fvwmrc
: usato dal window manager fvwm
. Un esempio e' in:
/usr/lib/X11/fvwm/system.fvwmrc
.Xdefault
: usato da rxvt
, un emulatore di terminale per X,
e altri programmi.
Per tutti questi e gli altri che prima o poi incontrerete, LMP.
Se usavate i file .BAT per creare diminutivi di lunghe linee di comando (io
lo facevo spesso), questo si puo' ottenere inserendo degli alias in
profile
o .profile
. Ma se i vostri .BAT erano piu' complessi, vi
piacera' il linguaggio di scripting della shell: e' potente come il QBasic, se
non di piu'. Ha variabili, strutture come while,
for, case, if... then... else, e molte altre caratteristiche: puo' essere una
buona alternativa ad un ``vero'' linguaggio di programmazione.
Per scrivere un file script---l'equivalente di un .BAT file sotto DOS---non
si fa altro che scrivere un file ASCII contenente le istruzioni, lo si salva
e poi lo si rende eseguibile col comando chgmod +x <scriptfile>
. Per
eseguirlo si scrive il suo nome.
Attenzione pero'. L'editor di sistema si chiama vi
, e ho visto che molti
nuovi utenti lo trovano molto difficile da usare. Non spieghero' come usarlo
perché non mi piace e non lo uso; consultate ``Linux installation...'' di
Matt Welsh, a pag. 109. (Fareste meglio a procurarvi un altro editor come
joe
o emacs
per X.) Basti dire che:
vi
senza salvare, premete ESC e poi :q!Scrivere script sotto bash
e' un argomento cosi' vasto che richiederebbe
un libro per conto suo, e non daro' spiegazioni ma solo un esempio piuttosto
completo di shell script, dal quale potrete intuire le regole di base:
#!/bin/sh # esempio.sh # Io sono un commento # non cambiate la prima linea, deve restare cosi' com'e' echo "Questa macchina e': `uname -a`" # usa l'output del comando echo "Il mio nome e' $0" # variabile interna echo "Mi hai dato i seguenti $# argomenti: " $* echo "Il primo argomento e': " $1 echo -n "Come ti chiami? " ; read nome echo guarda la differenza: "ciao $nome" # meccanismo di quoting con " echo guarda la differenza: 'ciao $nome' # meccanismo di quoting con ' DIRS=0 ; FILES=0 for file in `ls .` ; do if [ -d ${file} ] ; then # se file e' una directory DIRS=`expr $DIRS + 1` # DIRS = DIRS + 1 elif [ -f ${file} ] ; then FILES=`expr $FILES + 1` fi case ${file} in *.gif|*jpg) echo "${file}: file grafico" ;; *.txt|*.tex) echo "${file}: file di testo" ;; *.c|*.f|*.for) echo "${file}: file sorgente" ;; *) echo "${file}: file generico" ;; esac done echo "ci sono ${DIRS} directories e ${FILES} files" ls | grep "ZxY--!!!WKW" if [ $? != 0 ] ; then # exit code dell'ultimo comando echo "non ho trovato ZxY--!!!WKW" fi echo "basta cosi'... scrivi 'man bash' se vuoi altre informazioni."
Sotto Unix, il linguaggio di programmazione per eccellenza e' il C, vi piaccia o no. Ci sono anche molti altri linguaggi a disposizione (FORTRAN, Pascal, Lisp, Basic, Perl, awk...).
Dato per scontato che conosciate il C, ecco qui un paio di linee guida per
quelli di voi che sono stati viziati dal Turbo C++ o analogo compilatore. Il
compilatore C di Linux si chiama gcc
e non ha tutte quelle cose che di
solito accompagnano un compilatore per DOS: niente IDE, aiuto in linea,
debugger integrato e cosi' via. È solo un compilatore a linea di comando,
molto potente ed efficiente. Per compilare il classico hello.c
si fa
cosi':
$ gcc hello.c
che produce di default un eseguibile chiamato a.out
. Per dargli un nome
diverso:
$ gcc -o ciao hello.c
Per linkare una libreria al programma, si aggiunge lo switch -l<libname>. Per esempio, per linkare la libreria matematica:
$ gcc -o mathprog mathprog.c -lm
(Lo switch -l<libname>
fa linkare a gcc
la libreria
/usr/lib/lib<libname>.a
; quindi -lm
linka
/usr/lib/libm.a
).
Finora, tutto bene. Ma se il vostro programma e' composto da molti file
sorgenti, vi servira' l'utility make
. Supponiamo che avete scritto un
parser per espressioni: il sorgente si chiama parser.c
e #include
due file header, parser.h
e xy.h
. Volete usare le routine di
parser.c
in un programma, diciamo calc.c
, che a sua volta
#include parser.h
. Che casino! Cosa bisogna fare per compilare
calc.c
?
Dovrete scrivere un cosiddetto makefile
, che insegna al compilatore
quali sono le dipendenze tra sorgenti e files oggetto. Nel nostro caso:
# Questo e' makefile, usato per compilare calc.c # Premere il tasto <TAB> dove indicato calc: calc.o parser.o <TAB>gcc -o calc calc.o parser.o -lm # calc dipende da due files oggetto: calc.o e parser.o calc.o: calc.c parser.h <TAB>gcc -c calc.c # calc.o dipende da due files sorgenti parser.o: parser.c parser.h xy.h <TAB>gcc -c parser.c # parser.o dipende da tre files sorgenti # end of makefile.
Salvate questo file come makefile
e scrivete make
per compilare il programma; in alternativa, salvatelo come calc.mak
e
scrivete make -f calc.mak
. Ovviamente, LMP. Potete ottenere aiuto
sulle funzioni del C, che sono illustrate da pagine man, sezione 3; per
esempio,
$ man 3 printf
Ci sono tantissime librerie disponibili; tra le prime che vorrete usare ci
sono ncurses
, per gestire effetti in modo testo, e svgalib
, per
fare grafica. Se vi sentite abbastanza coraggiosi da affrontare la
programmazione sotto X, procuratevi
XForms
(
bloch.phys.uwm.edu/pub/xforms
) e/o una delle tante librerie che
rendono facile la programmazione sotto X. Date un'occhiata a
http://www.xnet.com/~blatura/linapp6.html
.
Molti editor possono fungere da IDE; emacs
e jed
, ad
esempio, hanno l'evidenziazione della sintassi, l'indent automatico e altre
cose. Oppure, prendete il programma rhide
da
sunsite.unc.edu:/pub/Linux/devel/debuggers/
. E' un clone della
IDE Borland, e probabilmente vi piacera'.
tar
& gzip
Sotto Unix ci sono alcune applicazioni usatissime per archiviare e
comprimere i file. tar
e' usato per fare archivi---e' come PKZIP
ma
non comprime, archivia soltanto. Per fare un nuovo archivio:
$ tar -cvf <archive_name.tar> <file> [file...]
Per estrarre files da un arhivio:
$ tar -xpvf <archive_name.tar> [file...]
Per listare il contenuto di un archivio:
$ tar -tf <archive_name.tar> | less
I file si comprimono con compress
, che e' obsoleto e non dovrebbe
essere piu' usato, o con gzip
:
$ compress <file>
$ gzip <file>
che crea un file file compresso con estensione .Z (compress
) o .gz
(gzip
). Questi programmi comprimono solo un file alla volta. Per
decomprimere, scrivete
$ compress -d <file.Z>
$ gzip -d <file.gz>
LMP.
Ci sono anche unarj
, zip
e unzip
(PK??ZIP compatibile). I
files con estensione .tar.gz
o .tgz
(archivi fatti con tar
e
compressi con gzip
) sono comuni nel mondo Unix come i files .ZIP sotto
DOS. Per listare i contenuti di un file .tar.gz
:
$ gzip -dc <file.tar.gz> | tar tf - | less
Prima di tutto: installare nuove applicazioni e' compito di root. Alcune
applicazioni Linux sono distribuite come archivi .tar.gz
o .tgz
,
fatti in modo da poter essere scompattati dalla directory / col seguente
comando:
# gzip -dc <file.tar.gz> | tar xvf -
oppure, in modo equivalente,
$ tar -zxf <file.tar.gz>
I file vengono decompressi nella directory giusta, che viene creata sul
momento. Gli utenti della distribuzione Slackware hanno il programmino
pkgtool
; un altro e' rpm
, disponibile per tutte le distribuzioni
grazie a Red Hat.
Altri package non possono essere installati da /; tipicamente, l'archivio
contiene una directory chiamata nome_programma/
e tanti files e/o
sottodirectories sotto nome_programma/
. Una regola e' quella di
installare questi programmi da /usr/local
. Inoltre, altri programmi
sono distribuiti come sorgenti in C o C++ che vanno compilati per fare gli
eseguibili. In molti casi, basta dare make
; ovviamente vi servira' il
compilatore gcc
.
Command completion: premere <TAB> mentre si scrive un comando al
prompt completa la linea di comando. Esempio: dovete scrivere
gcc nome_file_molto_lungo.c
; scrivendo gcc nome<TAB>
e' sufficiente. (Se avete altri file che cominciano con gli stessi
caratteri, scrivete altre lettere per risolvere l'ambiguita').
Backscrolling: premendo SHIFT + PAG UP (tasto grigio) consente di fare lo scroll all'indietro dello schermo, a seconda di quanta memoria video avete;
Resettare lo schermo: puo' capitare di fare more
o cat
di un
file binario, e come conseguenza lo schermo potrebbe riempirsi di schifezze.
Per rimettere a posto, battere alla cieca reset
o questa sequenza di
caratteri: echo CTRL-V ESC c RETURN
;
Incollare il testo: per la console, vedete sotto; in X, fate click e
trascinate per selezionare il testo in una finestra xterm
, poi
premete il tasto di mezzo (o i due bottoni insieme se non avete tre tasti)
per incollare il testo selezionato altrove. C'e' anche il programma
xclipboard
(purtroppo solo per il testo); non fatevi confondere dal suo
lentissimo tempo di risposta;
Usare il mouse: installate gpm
, un mouse driver per la console.
Fate click e trascinate per selezionare il testo, poi fate click col tasto
destro per incollare il testo selezionato. Funziona anche tra diverse VC.
Messaggi dal kernel: date un occhio a /var/adm/messages
o /var/log/messages
come root per vedere i messaggi del kernel,
compresi i messaggi in fase di boot. Anche il comando dmesg
e' molto
utile.
Ovviamente, questa lista riflette i miei gusti e le mie necessita' personali.
Prima di tutto, dove trovarli: sapete tutti come usare la rete, archie
ed ftp
, quindi vi daro' solo gli indirizzi piu' importanti che riguardano
Linux:
sunsite.unc.edu
,
tsx-11.mit.edu
, e
nic.funet.fi
. Usate il vostro mirror piu' vicino.
at
serve per eseguire comandi e programmi ad un'ora o data
specifica;
awk
e' un linguaggio di programmazione, semplice ma potente, per
manipolare file di dati (e non solo). Per esempio, se avete un file di dati
a piu' campi chiamato data.dat
,
$ awk '$2 ~ "abc" {print $1, "\t", $4}' data.dat
scrive i campi 1 e 4 di ogni linea in data.dat
il cui secondo campo
contiene ``abc''.
delete-undelete
fanno quello che il loro nome suggerisce;
df
da' informazioni sui dischi montati;
dosemu
consente di far girare molte (anche se non tutte)
applicazioni DOS, incluso Windows 3.x se ci smanettate un bel po';
file <filename>
dice che cos'e' filename
(file ASCII,
eseguibile, archivio, etc.);
find
(vedi anche Sezione
Directories) e' uno dei comandi piu' utili e potenti. Si usa per
trovare file che rispondono a certi criteri ed eseguire azioni su si essi.
Uso generale di find
:
$ find <directory> <espressione>
dove <espressione> include criteri di ricerca ed azioni da eseguire.
Esempi:
$ find . -type l -exec ls -l {} \;
trova i file che sono link simbolici e mostra a cosa puntano.
$ find / -name "*.old" -ok rm {} \;
trova i files che corrispondono al pattern e li cancella, chiedendo prima il
permesso di farlo.
$ find . -perm +111
trova i file i cui permessi corrispondono con 111 (eseguibile).
$ find . -user root
trova i files che appartengono a root. Ci sono molte altre possibilita', LMP.
gnuplot
e' un bel programma per il plotting scientifico;
grep
trova pattern in file di testo. Per esempio,
$ grep -l "geology" *.tex
lista tutti i files *.tex che contengono la parola ``geology''. La
variante zgrep
agisce su file gzippati. LMP;
joe
e' un buon editor. Lanciandolo come jstar
si ottengono
le stesse combinazioni di tasti di WordStar e dei suoi discendenti, compresi
l'editor del DOS e quello dei linguaggi Borland;
less
e' probabilmente il migliore visualizzatore di file di
testo, e se configurato consente di visualizzare archivi gzip, tar e zip;
lpr
<file> stampa un file in background. Per controllare
lo stato della coda di stampa, usate lpq
; per cancellare un file dalla
coda di stampa, usate lprm
;
mc
e' un bellissimo file manager;
pine
e' un buon programma per la posta elettronica;
script <script_file>
copia su script_file
tutto
quello che appare sullo schermo fino a quando non date il comando exit
.
Utile per il debugging;
sudo
permette di eseguire alcuni dei compiti solitamente
concessi solo a root (es. formattare e montare dischi; LMP);
tcx
comprime files eseguibili mantenendoli eseguibili;
uname -a
da' informazioni sul sistema;
zcat
e zless
sono utili per visualizzare file gzippati
senza decomprimerli. Per esempio:
$ zless textfile.gz
$ zcat textfile.gz | lpr
bc, cal, chsh, cmp,
cut, fmt, head, hexdump, nl, passwd, printf, sort, split, strings, tac,
tail, tee, touch, uniq, w, wall, wc, whereis, write, xargs, znew.
LMP.
Potrete incontrare tantissime estensioni di file. A parte le piu' esotiche (ad es. fonts, etc.), ecco una lista:
1 ... .8
: man page. Procuratevi man
.
arj
: archivio fatto con arj
. unarj
per estrarre i
file.
dvi
: output file prodotto da TeX (vedi sotto). xdvi
per
visualizzare; dvips
per convertire in un file .ps (postscript)
gif
: file grafico. Procuratevi seejpeg
o xpaint
.
gz
: file compresso con gzip
.
info
: file info (una specie di alternativa alle man pages.).
Procuratevi info
.
jpg, jpeg
: file grafico. Procuratevi seejpeg
.
lsm
: Linux Software Map file. È un file ASCII
contenente la descrizione di un package.
ps
: file postscript. Per visualizzare o stampare, usare gs
e, opzionalmente, ghostview
.
tgz, tar.gz
: archivio fatto con tar
e poi compresso con
gzip
.
tex
: file di testo da comporre con TeX, un potente programma di
impaginazione. Procurarsi tex
, disponibile in molte distribuzioni;
attenti alla distribuzione NTeX, che ha dei font corrotti ed e' parte di
Slackware fino alla versione 96.
texi
: file texinfo (vedi .info
). Procuratevi texinfo
.
xbm, xpm, xwd
: file grafici. Procuratevi xpaint
.
Z
: file compresso con compress
.
zip
: archivio fatto con zip
. Procuratevi zip
e
unzip
.
Congratulazioni! Ora avete un po' di conoscenza di Unix e siete pronti per iniziare a lavorare. Ricordate che la vostra conoscenza del sistema e' ancora limitata, e che dovreste fare pratica per usare Linux senza problemi. Ma se tutto quello che dovete fare e' prendere un po' di programmi e darci sotto, sono sicuro che quanto ho incluso e' sufficiente.
Sono certo che usare Linux vi piacera' e continuerete ad imparare cose nuove---lo fanno tutti. Scommetto, inoltre, che non ritornerete al DOS! Spero di essere stato chiaro e di aver reso un buon servizio ai miei 3 o 4 lettori.
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If you have questions, please contact Greg Hankins, the Linux HOWTO coordinator, at gregh@sunsite.unc.edu via email.
``Dal DOS a Linux HOWTO'' e' stato scritto da Guido Gonzato,
guido@ibogfs.cineca.it
. Ringraziamenti vanno a Matt Welsh,
autore di ``Linux Installation e Getting Started'', a Ian
Jackson, autore di ``Linux frequently asked questions with
answers'', a Giuseppe Zanetti, autore di ``Linux'', a tutti quelli che mi
hanno mandato mail di suggerimenti, e specialmente a Linus Torvalds
e GNU che ci hanno dato Linux.
Questo documento viene fornito ``as is''. Mi sono sforzato di scriverlo con la massima accuratezza, ma usate le informazioni qui contenute a vostro rischio. Non saro' responsabile in alcun caso di danni provocati da questo documento.
Ogni forma di feedback e' benvenuta. Per richieste, suggerimenti, flames etc. contattatemi pure.
Divertitevi con Linux e godetevi la vita,
Guido =8-)