From DOS/Windows to Linux HOWTO

di Guido Gonzato <guido@ibogfs.cineca.it>

Versione 1.2.4. 29 Dicembre 1997.
Questo HOWTO e' dedicato a tutti gli utenti DOS che hanno deciso di passare a Linux, il clone Unix per PC 386 e superiori. Date le analogie tra DOS e Unix, lo scopo di questo lavoro e' di aiutare il lettore a trasportare le sue conoscenze di DOS nell'ambiente Linux, cosi' da poter lavorare da subito.

1. Introduzione

1.1 Linux fa per voi?

Volete passare dal DOS a Linux? Benissimo, ma attenzione: potrebbe non esservi utile. Credo che ``il computer migliore'' o ``il migliore sistema operativo'' non esistano: dipende dall'uso che se ne fa. Ecco perché non credo che Linux sia la soluzione migliore per tutti, nonostante sia tecnicamente superiore a molti sistemi operativi commerciali. Avrete grandi benefici da Linux se vi serve sw per la programmazione, Internet, TeX... sw tecnico in generale, ma se vi serve soprattutto sw commerciale, o se non vi piace l'idea di studiare i comandi, e' meglio lasciare perdere.

Linux non e' (per ora) facile da usare o da configurare come Windows o il Mac, quindi siate preparati a smanettare un po'. Nonstante questi avvertimenti, sono sicuro al 100% che se appartienete alla giusta categoria di utenti troverete in Linux il vostro Nirvana informatico. E comunque Linux e DOS/Windows possono convivere sulla stessa macchina.

Prerequisiti per questo howto: daro' per scontato che

Questo howto sostituisce il vecchio mini--howto di uguale titolo.

1.2 Si', fa per me. Spiegami

Avete installato Linux e i programmi che vi servono. Vi siete fatti un account (se non l'avete fatto, scrivete adduser subito!) e Linux sta girando. Avete inserito nome e password e ora state guardando lo schermo e pensate: ``Beh, e adesso?''

Adesso, non disperate. Siete quasi pronti per fare le stesse cose che facevate col DOS, e molte altre in piu'. Se steste lavorando col DOS anziché con Linux, ora fareste una di queste cose:

Sarete contenti di sapere che queste cose si fanno con Linux in un modo molto simile al DOS. Sotto DOS, l'utente medio usa solo pochi tra i 100 e passa comandi disponibili; lo stesso vale per Linux, almeno fino ad un certo punto.

Alcune cose da aver chiare prima di proseguire:

1.3 Per l'impaziente

Volete partire subito? Date un'occhiata a questa tabella:


DOS                     Linux                   Note
------------------------------------------------------------------------------

BACKUP                  tar -Mcvf device dir/   totalmente diversi
CD dirname\             cd dirname/             quasi la stessa sintassi
COPY file1 file2        cp file1 file2          idem
DEL file                rm file                 attenzione - niente undelete
DELTREE dirname         rm -R dirname/          idem
DIR                     ls                      non proprio la stessa sintassi
DIR file/s              find . -name file       totalmente diverso
EDIT file               vi file                 credo che non vi piacera'
                        emacs file              questo e' migliore
                        jstar file              quasi come l'editor del DOS
FORMAT                  fdformat,
                        mount, umount           sintassi molto diversa
HELP command            man command             stessa filosofia
MD dirname              mkdir dirname/          quasi la stessa sintassi
MOVE file1 file2        mv file1 file2          idem
NUL                     /dev/null               idem
PRINT file              lpr file                idem
PRN                     /dev/lp0,
                        /dev/lp1                idem
RD dirname              rmdir dirname/          quasi la stessa sintassi
REN file1 file2         mv file1 file2          non per file multipli
RESTORE                 tar -Mxpvf device       sintassi diversa
TYPE file               less file               molto migliore
WIN                     startx                  un mondo a parte!

Se vi serve di piu' che una tabella di comandi, leggetevi le prossime sezioni.

2. File e programmi

2.1 File: nozioni preliminari

Linux ha un file system---intendendo con cio' ``la struttura delle directory e dei file in esse contenuti''---molto simile a quello del DOS. I file hanno dei nomi che seguono certe regole, sono messi in directory, alcuni sono eseguibili, e tra questi ultimi molti hanno degli switch. Inoltre, ci sono i caratteri wildcards, la redirezione e il piping. Ci sono solo alcune piccole differenze:

Ora potete saltare alla sezione Tradurre i comandi dal DOS a Linux, ma se fossi in voi continuerei a leggere.

2.2 Link simbolici

Unix ha un tipo di file che il DOS non ha: il link simbolico. Questo e' un puntatore ad un file o directory, e puo' essere usato al posto del file o directory a cui punta; e' molto simile ai colegamenti di Windows 95. Esempi di link simbolici sono /usr/X11, che punta a /usr/X11R6; /dev/modem, che punta a /dev/cua0 o /dev/cua1.

Per fare un link simbolico:

$ ln -s <file_o_dir> <nomelink>

Esempio:

$ ln -s /usr/doc/g77/DOC g77manual.txt

Ora potete riferirvi a g77manual.txt al posto di /usr/doc/g77/DOC. Ecco come appaiono i link quando date ls:

$ ls -F
g77manual.txt@
$ ls -l
(various things...)           g77manual.txt -> /usr/doc/g77/DOC

2.3 Permessi e Proprieta'

I file e le directory DOS hanno i seguenti attributi: A (archivio), H (hidden, nascosto), R (read-only, solo lettura), and S (system, file di sistema). Solo H e R hanno senso sotto Linux: i files nascosti iniziano con un punto, e per quanto riguarda l'attributo R, continuate a leggere.

Sotto Unix un file ha dei ``permessi'' e un proprietario, che appartiene ad un ``gruppo''. Guardate questo esempio:

$ ls -l /bin/ls
-rwxr-xr-x  1  root  bin  27281 Aug 15 1995 /bin/ls*

Il primo campo contiene i permessi del file /bin/ls, che appartiene a root, gruppo bin. Tralasciando le altre informazioni (il libro di Matt Welsh e' li' per quello), ricordate che -rwxr-xr-x significa (da sinistra a destra):

- e' il tipo di file (- = file normale, d = directory, l = link, etc.); rwx sono i permessi per il proprietario del file (read, write, execute); r-x sono i permessi per il gruppo cui il proprietario del file appartiene (non spieghero' il concetto di gruppo, ne potete fare a meno finché siete principianti ;-) r-x sono i permessi per tutti gli altri utenti (read, execute).

Anche la directory /bin ha dei permessi: vedi la sezione Permessi delle directory per ulteriori dettagli. Ecco perché non potete cancellare il file /bin/ls, a meno che non siate root: non avete i permessi necessari. Per cambiare i permessi di un file, il comando e':

$ chmod <whoXperm> <file>

dove who e' u (user, cioe' proprietario), g (group, gruppo), o (other, altri), X e' + o -, perm e' r (read, lettura), w (write, scrittura), o x (execute, esecuzione). Esempi:

$ chmod u+x file

setta il permesso di esecuzione per il proprietario. Scorciatoia: chmod +x file.

$ chmod go-rw file

toglie i permessi di lettura e scrittura per tutti tranne il proprietario.

$ chmod ugo+rwx file

da' a tutti i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione.

# chmod +s file

rende un file ``setuid'' o ``suid'': ciascuno lo puo' eseguire con i permessi del proprietario. Di solito si incontrano file ``suid root''.

Una maniera piu' breve di riferirsi ai permessi e' con i numeri: rwxr-xr-x puo' essere espresso con 755 (ogni lettera corrisponde a un bit: --- e' 0, --x e' 1, -w- e' 2, -wx e' 3...). Sembra difficile, ma con un po' di pratica capirete il concetto.

root, essendo il cossiddetto superutente, puo' cambiare i permessi di ogni file. C'e' molto di piu' sull'argomento---LMP.

2.4 Convertire i comandi dal DOS a Linux

Alla sinistra, i comandi DOS; a destra, i corrispondenti comandi Linux.

COPY:           cp
DEL:            rm
MOVE:           mv
REN:            mv
TYPE:           more, less, cat

Operatori per la redirezione e il plumbing: < > >> |

Wildcards: * ?

nul: /dev/null

prn, lpt1: /dev/lp0 or /dev/lp1; lpr

- ESEMPI -

DOS                                     Linux
---------------------------------------------------------------------

C:\GUIDO>COPY JOE.TXT JOE.DOC           $ cp joe.txt joe.doc
C:\GUIDO>COPY *.* TOTAL                 $ cat * > total
C:\GUIDO>COPY FRACTALS.DOC PRN          $ lpr fractals.doc
C:\GUIDO>DEL TEMP                       $ rm temp
C:\GUIDO>DEL *.BAK                      $ rm *~
C:\GUIDO>MOVE PAPER.TXT TMP\            $ mv paper.txt tmp/
C:\GUIDO>REN PAPER.TXT PAPER.ASC        $ mv paper.txt paper.asc
C:\GUIDO>PRINT LETTER.TXT               $ lpr letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT                $ more letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT                $ less letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT > NUL          $ cat letter.txt > /dev/null
        n/a                             $ more *.txt *.asc
        n/a                             $ cat section*.txt | less

Note:

2.5 Programmi: Multitasking e Sessioni

Per far partire un programma, si scrive il suo nome come col DOS. Se la directory (Sezione Directories) dove il programma risiede e' nel PATH (Sezione Files di inizializzazione), il programma parte. Eccezione: sotto Linux, un programma che sta nella directory corrente non parte se la directory non e' inclusa nel PATH. Scappatoia: se prog e' il programma, scrivere ./prog.

Questa e' una tipica linea di comando:

$ command -s1 -s2 ... -sn par1 par2 ... parn < input > output

dove -s1, ..., -sn sono gli switch del programma, par1, ..., parn sono gli argomenti del programma. Si possono dare piu' comandi sulla stessa linea:

$ command1 ; command2 ; ... ; commandn

Tutto qui per quanto riguarda i programmi, ma e' facile fare dei passi avanti. Uno dei vantaggi di Linux e' il multitasking: puo' far girare piu' programmi (d'ora in poi, processi) allo stesso tempo. Si possono lanciare programmi in background e continuare a lavorare. Inoltre, Linux mette a disposizione piu' sessioni di lavoro contemporanee: e' come avere tanti computer allo stesso tempo!

2.6 Eseguire programmi su computer remoti

Per eseguire un programma su un computer remoto il cui indirizzo IP e' remote.bigone.edu, si fa:

$ telnet remote.bigone.edu

Dopo il login, si fa partire il programma. Ovviamente, bisogna avere uno shell account sul computer remoto.

Se avete X11, si possono far girare anche applicazioni X sul computer remoto, e queste verranno visualizzate sul vostro schermo. Siano remote.bigone.edu il computer remoto e local.linux.box il vostro PC. Per far girare da local.linux.box un programma X che sta su remote.bigone.edu, si fa:

Et voila! Ora progname parte su remote.bigone.edu e viene visualizzato sulla vostra macchina. È pero' meglio non provarci tramite modem, perché e' assolutamente troppo lento.

3. Usare le directory

3.1 Directory: nozioni preliminari

Abbiamo visto le differenze tra i file sotto DOS e sotto Linux. Per quanto riguarda le directory, sotto DOS la directory principale e' \, sotto Linux e' /. In maniera analoga, le directory sono separate da \ sotto DOS e da / sotto Linux. Esempio:

DOS:    C:\PAPERS\GEOLOGY\MID_EOC.TEX
Linux:  /home/guido/papers/geology/mid_eocene.tex

Come al solito, .. e' la directory genitrice, . e' la directory corrente. Ricordate che il sistema non vi lascia fare cd, rd o md ovunque si vuole. Ogni utente ``risiede'' in una sua directory chiamata 'home', che viene assegnata dall'amministratore di sistema. Per esempio, sul mio PC la mia home directory e' /home/guido.

3.2 Permessi delle directory

Anche le directory hanno i permessi. Quanto visto in Sezione Permessi vale anche per le directory (user, group, e other). Per una directory, rx significa che potete fare cd nella directory, e w significa che potete cancellare i file nella directory, o la directory stessa. Per esempio, per impedire ad altri utenti di curiosare in /home/guido/text:

$ chmod o-rwx /home/guido/text

3.3 Tradurre i comandi dal DOS a Linux

DIR:            ls, find, du
CD:             cd, pwd
MD:             mkdir
RD:             rmdir
DELTREE:        rm -R
MOVE:           mv

- ESEMPI -


DOS                                     Linux
---------------------------------------------------------------------

C:\GUIDO>DIR                            $ ls
C:\GUIDO>DIR FILE.TXT                   $ ls file.txt
C:\GUIDO>DIR *.H *.C                    $ ls *.h *.c
C:\GUIDO>DIR/P                          $ ls | more
C:\GUIDO>DIR/A                          $ ls -l
C:\GUIDO>DIR *.TMP /S                   $ find / -name "*.tmp"
C:\GUIDO>CD                             $ pwd
        n/a - vedi nota                 $ cd
        idem                            $ cd ~
        idem                            $ cd ~/temp
C:\GUIDO>CD \OTHER                      $ cd /other
C:\GUIDO>CD ..\TEMP\TRASH               $ cd ../temp/trash
C:\GUIDO>MD NEWPROGS                    $ mkdir newprogs
C:\GUIDO>MOVE PROG ..                   $ mv prog ..
C:\GUIDO>MD \PROGS\TURBO                $ mkdir /progs/turbo
C:\GUIDO>DELTREE TEMP\TRASH             $ rm -R temp/trash
C:\GUIDO>RD NEWPROGS                    $ rmdir newprogs
C:\GUIDO>RD \PROGS\TURBO                $ rmdir /progs/turbo

Note:

  1. quando usate rmdir, la directory da cancellare deve essere vuota. Per cancellare una directory e tutto il suo contenuto, usate rm -R (a vostro rischio e pericolo).
  2. il carattere '~' e' una scorciatoia per il nome della home directory. I commandi cd o cd ~ portano nella home directory ovunque voi siate; il comando cd ~/tmp vi porta in /home/la_vostra_home/tmp.
  3. cd - ``annulla'' l'ultimo cd.

4. Floppy, hard disk, e cosi' via

4.1 Gestire i dispositivi

Forse non ci avete mai pensato, ma il comando DOS FORMAT A: fa molte piu' cose di quanto sembri. Infatti, quando date il comando FORMAT quello 1) formatta fisicamente il disco; 2) crea la directory A:\ (crea un filesystem); 3) rende il disco accessibile all'utente (= fa il cosiddetto ``mount'').

Questi tre passaggi si fanno separatamente con Linux. Si possono usare floppy formattati da DOS, ma ci sono altri formati che di solito e' meglio usare (il filesystem DOS non consente di usare i nomi lunghi per i file.)

Ecco come si prepara un floppy (bisogna essere root):

Ora potete estrarre il disco. Ovviamente, eseguire fdformat e mkfs solo per floppy nuovi, non per quelli gia' preparati. Se volete usare il floppy B:, basta sostituire fd1H1440 e fd1 al posto di fd0H1440 e fd0 negli esempi visti sopra.

Tutto quello che facevate con A: o B: si fa ora usando /mnt. Esempi:


DOS                                     Linux
---------------------------------------------------------------------

C:\GUIDO>DIR A:                         $ ls /mnt
C:\GUIDO>COPY A:*.*                     $ cp /mnt/* .
C:\GUIDO>COPY *.ZIP A:                  $ cp *.zip /mnt
C:\GUIDO>A:                             $ cd /mnt
A:>_                                    /mnt/$ _

Se non vi piace questa faccenda di montare/smontare i dischi, usate la suite mtools: si tratta di un insieme di comandi equivalenti a quelli del DOS, ma che iniziano con la `m': mformat, mdir, mdel e cosi' via. Funzionano anche con i nomi lunghi, ma si perdono i permessi dei file. Usate questi comandi come usereste quelli DOS, e siete a posto.

Inutile dire che quanto visto per i floppy vale anche per altri dispositivi; per esempio, si possono montare un altro disco fisso o un lettore di CD-ROM. Ecco come si monta il CD-ROM:

# mount -t iso9660 /dev/cdrom /mnt

Questa era la maniera ``ufficiale'' di montare i dischi, ma c'e' un trucchetto. Dover essere root per usare un floppy e' una scocciatura, quindi per consentire ad ogni utente di accedervi si puo' fare cosi':

Ora per montare un floppy DOS, uno in formato ext2 e un CD-ROM si fa semplicemente:

$ mount /mnt/a:
$ mount /mnt/a
$ mount /mnt/cdrom

/mnt/a, /mnt/a: e /mnt/cdrom sono accessibili da tutti. Ricordate che consentire a tutti di montare dischi in questo modo e' un grosso problema di sicurezza, se la cosa vi puo' interessare.

4.2 Fare il backup

Ora che sapete come gestire i dispositivi, due righe per vedere come si fa il backup. Ci sono molti programmi per questo scopo, ma il minimo necessario che si puo' fare per un backup multivolume su floppy e' quanto segue (diventate root):

# tar -M -cvf /dev/fd0H1440 /dir_to_backup

Assicuratevi di avere un floppy formattato nel drive, e altri pronti a disposizione. Per fare il restore, inserite il primo floppy nel drive e immettete:

# tar -M -xpvf /dev/fd0H1440

5. E Windows?

L'``equivalente'' di Windows e' l'ambiente grafico X11. A differenza di Windows o del Mac, X11 non e' stato progettato per la facilita' d'uso o per risultare attraente, ma per fornire capacita' grafiche alle workstation UNIX. Ecco le differenze principali:

Per risparmiare memoria, e' meglio usare applicazioni che usano gli stessi widget set, ma e' difficile da fare in pratica. C'e' un progetto chiamato K Desktop Environment che vuole rendere X11 coerente nel look and feel come lo e' Windows; attualmente e' solo in beta ma, credetemi, e' meraviglioso. Rendera' l'interfaccia di Windows una cosa di cui vergognarsi. Puntate il vostro browser su http://www.kde.org.

6. Configurare il sistema

6.1 File di inizializzazione

Due file importanti sotto DOS sono AUTOEXEC.BAT e CONFIG.SYS, e vengono usati al momento del boot per inizializzare il sistema, settare le variabili d'ambiente come PATH e FILES, e magari lanciare un programma o batch file. Sotto Linux ci sono tanti file di inizializzazione, e con molti di questi e' meglio non pasticciare finché non si sa esattamente cosa si sta facendo. Vi diro' comunque quali sono i piu' importanti:


FILES                                   NOTES

/etc/inittab                            non toccare!
/etc/rc.d/*                             idem

Se tutto quello che vi serve e' settare il PATH o qualche altra variabile, o se volete cambiare i messaggi di login o lanciare un programma subito dopo il login, date un'occhiata ai seguenti:


FILES                                   NOTES

/etc/issue                              setta i messaggi pre-login
/etc/motd                               setta i messaggi post-login
/etc/profile                            setta PATH e altre variabili, etc.
/etc/bashrc                             setta alias e funzioni globali
/home/your_home/.bashrc                 setta i vostri alias e funzioni
/home/your_home/.bash_profile  oppure   
/home/your_home/.profile                setta il vostro environment, etc.

Se l'ultimo file esiste (notare che e' un file nascosto), verra' letto dopo il login e i suoi comandi vengono eseguiti.

Esempio: date un occhio a questo .profile:


# Io sono un commento
echo Environment:
printenv | less   # equivalente del comando SET sotto DOS
alias d='ls -l'   # facile capire cos'e' un alias
alias up='cd ..'
echo "Ti ricordo che il path e' " $PATH
echo "Oggi e' `date`"  # usa l'output del comando 'date'
echo "Buongiorno " $LOGNAME
# Questa e' una "funzione della shell":
ctgz() # Lista i contenuti di un archivio .tar.gz.
{
  for file in $*
  do
    gzip -dc ${file} | tar tf -
  done
}         
# fine di .profile

$PATH e $LOGNAME, avete indovinato, sono variabili d'ambiente. Ce ne sono molte altre con cui giochicchiare; LMP di programmi come less o bash.

6.2 File di inizializzazione dei programmi

Sotto Linux, praticamente tutto puo' essere personalizzato. Molti programmi hanno uno o piu' file di inizializzazione che potete modificare, spesso sotto forma di .nome_del_programmarc nella vostra home. I primi che vorrete modificare sono:

Per tutti questi e gli altri che prima o poi incontrerete, LMP.

7. Un po' di programmazione

7.1 Shell script: super file .BAT

Se usavate i file .BAT per creare diminutivi di lunghe linee di comando (io lo facevo spesso), questo si puo' ottenere inserendo degli alias in profile o .profile. Ma se i vostri .BAT erano piu' complessi, vi piacera' il linguaggio di scripting della shell: e' potente come il QBasic, se non di piu'. Ha variabili, strutture come while, for, case, if... then... else, e molte altre caratteristiche: puo' essere una buona alternativa ad un ``vero'' linguaggio di programmazione.

Per scrivere un file script---l'equivalente di un .BAT file sotto DOS---non si fa altro che scrivere un file ASCII contenente le istruzioni, lo si salva e poi lo si rende eseguibile col comando chgmod +x <scriptfile>. Per eseguirlo si scrive il suo nome.

Attenzione pero'. L'editor di sistema si chiama vi, e ho visto che molti nuovi utenti lo trovano molto difficile da usare. Non spieghero' come usarlo perché non mi piace e non lo uso; consultate ``Linux installation...'' di Matt Welsh, a pag. 109. (Fareste meglio a procurarvi un altro editor come joe o emacs per X.) Basti dire che:

Scrivere script sotto bash e' un argomento cosi' vasto che richiederebbe un libro per conto suo, e non daro' spiegazioni ma solo un esempio piuttosto completo di shell script, dal quale potrete intuire le regole di base:



#!/bin/sh
# esempio.sh
# Io sono un commento
# non cambiate la prima linea, deve restare cosi' com'e'
echo "Questa macchina e': `uname -a`" # usa l'output del comando
echo "Il mio nome e' $0" # variabile interna
echo "Mi hai dato i seguenti $# argomenti: " $*
echo "Il primo argomento e': " $1
echo -n "Come ti chiami? " ; read nome
echo guarda la differenza: "ciao $nome" # meccanismo di quoting con "
echo guarda la differenza: 'ciao $nome' # meccanismo di quoting con '
DIRS=0 ; FILES=0
for file in `ls .` ; do
  if [ -d ${file} ] ; then # se file e' una directory
    DIRS=`expr $DIRS + 1`  # DIRS = DIRS + 1
  elif [ -f ${file} ] ; then
    FILES=`expr $FILES + 1`
  fi
  case ${file} in
    *.gif|*jpg) echo "${file}: file grafico" ;;
    *.txt|*.tex) echo "${file}: file di testo" ;;
    *.c|*.f|*.for) echo "${file}: file sorgente" ;;
    *) echo "${file}: file generico" ;;
  esac
done
echo "ci sono ${DIRS} directories e ${FILES} files"
ls | grep "ZxY--!!!WKW"
if [ $? != 0 ] ; then # exit code dell'ultimo comando
  echo "non ho trovato ZxY--!!!WKW"
fi
echo "basta cosi'... scrivi 'man bash' se vuoi altre informazioni."

7.2 Programmare in C

Sotto Unix, il linguaggio di programmazione per eccellenza e' il C, vi piaccia o no. Ci sono anche molti altri linguaggi a disposizione (FORTRAN, Pascal, Lisp, Basic, Perl, awk...).

Dato per scontato che conosciate il C, ecco qui un paio di linee guida per quelli di voi che sono stati viziati dal Turbo C++ o analogo compilatore. Il compilatore C di Linux si chiama gcc e non ha tutte quelle cose che di solito accompagnano un compilatore per DOS: niente IDE, aiuto in linea, debugger integrato e cosi' via. È solo un compilatore a linea di comando, molto potente ed efficiente. Per compilare il classico hello.c si fa cosi':

$ gcc hello.c

che produce di default un eseguibile chiamato a.out. Per dargli un nome diverso:

$ gcc -o ciao hello.c

Per linkare una libreria al programma, si aggiunge lo switch -l<libname>. Per esempio, per linkare la libreria matematica:

$ gcc -o mathprog mathprog.c -lm

(Lo switch -l<libname> fa linkare a gcc la libreria /usr/lib/lib<libname>.a; quindi -lm linka /usr/lib/libm.a).

Finora, tutto bene. Ma se il vostro programma e' composto da molti file sorgenti, vi servira' l'utility make. Supponiamo che avete scritto un parser per espressioni: il sorgente si chiama parser.c e #include due file header, parser.h e xy.h. Volete usare le routine di parser.c in un programma, diciamo calc.c, che a sua volta #include parser.h. Che casino! Cosa bisogna fare per compilare calc.c?

Dovrete scrivere un cosiddetto makefile, che insegna al compilatore quali sono le dipendenze tra sorgenti e files oggetto. Nel nostro caso:



# Questo e' makefile, usato per compilare calc.c
# Premere il tasto <TAB> dove indicato

calc: calc.o parser.o
<TAB>gcc -o calc calc.o parser.o -lm
# calc dipende da due files oggetto: calc.o e parser.o

calc.o: calc.c parser.h
<TAB>gcc -c calc.c
# calc.o dipende da due files sorgenti

parser.o:  parser.c parser.h xy.h
<TAB>gcc -c parser.c
# parser.o dipende da tre files sorgenti

# end of makefile.

Salvate questo file come makefile e scrivete make per compilare il programma; in alternativa, salvatelo come calc.mak e scrivete make -f calc.mak. Ovviamente, LMP. Potete ottenere aiuto sulle funzioni del C, che sono illustrate da pagine man, sezione 3; per esempio,

$ man 3 printf

Ci sono tantissime librerie disponibili; tra le prime che vorrete usare ci sono ncurses, per gestire effetti in modo testo, e svgalib, per fare grafica. Se vi sentite abbastanza coraggiosi da affrontare la programmazione sotto X, procuratevi XForms ( bloch.phys.uwm.edu/pub/xforms) e/o una delle tante librerie che rendono facile la programmazione sotto X. Date un'occhiata a http://www.xnet.com/~blatura/linapp6.html .

Molti editor possono fungere da IDE; emacs e jed, ad esempio, hanno l'evidenziazione della sintassi, l'indent automatico e altre cose. Oppure, prendete il programma rhide da sunsite.unc.edu:/pub/Linux/devel/debuggers/. E' un clone della IDE Borland, e probabilmente vi piacera'.

8. Il rimanente 1%

8.1 Usare tar & gzip

Sotto Unix ci sono alcune applicazioni usatissime per archiviare e comprimere i file. tar e' usato per fare archivi---e' come PKZIP ma non comprime, archivia soltanto. Per fare un nuovo archivio:

$ tar -cvf <archive_name.tar> <file> [file...]

Per estrarre files da un arhivio:

$ tar -xpvf <archive_name.tar> [file...]

Per listare il contenuto di un archivio:

$ tar -tf <archive_name.tar> | less

I file si comprimono con compress, che e' obsoleto e non dovrebbe essere piu' usato, o con gzip:

$ compress <file>
$ gzip <file>

che crea un file file compresso con estensione .Z (compress) o .gz (gzip). Questi programmi comprimono solo un file alla volta. Per decomprimere, scrivete

$ compress -d <file.Z>
$ gzip -d <file.gz>

LMP.

Ci sono anche unarj, zip e unzip (PK??ZIP compatibile). I files con estensione .tar.gz o .tgz (archivi fatti con tar e compressi con gzip) sono comuni nel mondo Unix come i files .ZIP sotto DOS. Per listare i contenuti di un file .tar.gz:

$ gzip -dc <file.tar.gz> | tar tf - | less

8.2 Installare le applicazioni

Prima di tutto: installare nuove applicazioni e' compito di root. Alcune applicazioni Linux sono distribuite come archivi .tar.gz o .tgz, fatti in modo da poter essere scompattati dalla directory / col seguente comando:

# gzip -dc <file.tar.gz> | tar xvf -

oppure, in modo equivalente,

$ tar -zxf <file.tar.gz>

I file vengono decompressi nella directory giusta, che viene creata sul momento. Gli utenti della distribuzione Slackware hanno il programmino pkgtool; un altro e' rpm, disponibile per tutte le distribuzioni grazie a Red Hat.

Altri package non possono essere installati da /; tipicamente, l'archivio contiene una directory chiamata nome_programma/ e tanti files e/o sottodirectories sotto nome_programma/. Una regola e' quella di installare questi programmi da /usr/local. Inoltre, altri programmi sono distribuiti come sorgenti in C o C++ che vanno compilati per fare gli eseguibili. In molti casi, basta dare make; ovviamente vi servira' il compilatore gcc.

8.3 Trucchi indispensabili

Command completion: premere <TAB> mentre si scrive un comando al prompt completa la linea di comando. Esempio: dovete scrivere gcc nome_file_molto_lungo.c; scrivendo gcc nome<TAB> e' sufficiente. (Se avete altri file che cominciano con gli stessi caratteri, scrivete altre lettere per risolvere l'ambiguita').

Backscrolling: premendo SHIFT + PAG UP (tasto grigio) consente di fare lo scroll all'indietro dello schermo, a seconda di quanta memoria video avete;

Resettare lo schermo: puo' capitare di fare more o cat di un file binario, e come conseguenza lo schermo potrebbe riempirsi di schifezze. Per rimettere a posto, battere alla cieca reset o questa sequenza di caratteri: echo CTRL-V ESC c RETURN;

Incollare il testo: per la console, vedete sotto; in X, fate click e trascinate per selezionare il testo in una finestra xterm, poi premete il tasto di mezzo (o i due bottoni insieme se non avete tre tasti) per incollare il testo selezionato altrove. C'e' anche il programma xclipboard (purtroppo solo per il testo); non fatevi confondere dal suo lentissimo tempo di risposta;

Usare il mouse: installate gpm, un mouse driver per la console. Fate click e trascinate per selezionare il testo, poi fate click col tasto destro per incollare il testo selezionato. Funziona anche tra diverse VC.

Messaggi dal kernel: date un occhio a /var/adm/messages o /var/log/messages come root per vedere i messaggi del kernel, compresi i messaggi in fase di boot. Anche il comando dmesg e' molto utile.

8.4 Programmi e comandi utili

Ovviamente, questa lista riflette i miei gusti e le mie necessita' personali. Prima di tutto, dove trovarli: sapete tutti come usare la rete, archie ed ftp, quindi vi daro' solo gli indirizzi piu' importanti che riguardano Linux: sunsite.unc.edu, tsx-11.mit.edu, e nic.funet.fi. Usate il vostro mirror piu' vicino.

8.5 Estensioni di file e programmi collegati

Potrete incontrare tantissime estensioni di file. A parte le piu' esotiche (ad es. fonts, etc.), ecco una lista:

9. La fine, per ora

Congratulazioni! Ora avete un po' di conoscenza di Unix e siete pronti per iniziare a lavorare. Ricordate che la vostra conoscenza del sistema e' ancora limitata, e che dovreste fare pratica per usare Linux senza problemi. Ma se tutto quello che dovete fare e' prendere un po' di programmi e darci sotto, sono sicuro che quanto ho incluso e' sufficiente.

Sono certo che usare Linux vi piacera' e continuerete ad imparare cose nuove---lo fanno tutti. Scommetto, inoltre, che non ritornerete al DOS! Spero di essere stato chiaro e di aver reso un buon servizio ai miei 3 o 4 lettori.

9.1 Copyright

Unless otherwise stated, Linux HOWTO documents are copyrighted by their respective authors. Linux HOWTO documents may be reproduced and distributed in whole or in part, in any medium physical or electronic, as long as this copyright notice is retained on all copies. Commercial redistribution is allowed and encouraged; however, the author would like to be notified of any such distributions.

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In short, we wish to promote dissemination of this information through as many channels as possible. However, we do wish to retain copyright on the HOWTO documents, and would like to be notified of any plans to redistribute the HOWTOs.

If you have questions, please contact Greg Hankins, the Linux HOWTO coordinator, at gregh@sunsite.unc.edu via email.

9.2 Disclaimer

``Dal DOS a Linux HOWTO'' e' stato scritto da Guido Gonzato, guido@ibogfs.cineca.it. Ringraziamenti vanno a Matt Welsh, autore di ``Linux Installation e Getting Started'', a Ian Jackson, autore di ``Linux frequently asked questions with answers'', a Giuseppe Zanetti, autore di ``Linux'', a tutti quelli che mi hanno mandato mail di suggerimenti, e specialmente a Linus Torvalds e GNU che ci hanno dato Linux.

Questo documento viene fornito ``as is''. Mi sono sforzato di scriverlo con la massima accuratezza, ma usate le informazioni qui contenute a vostro rischio. Non saro' responsabile in alcun caso di danni provocati da questo documento.

Ogni forma di feedback e' benvenuta. Per richieste, suggerimenti, flames etc. contattatemi pure.

Divertitevi con Linux e godetevi la vita,

Guido =8-)